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Visualizzazione dei post da dicembre, 2018

Per un 2019 pieno di emozioni (negative)

16 dicembre, domenica. Dal calduccio del mio Frecciarossa vedo passare le solite campagne e le solite case, le solite strade e le solite fabbriche. L'unica cosa diversa è la foschia, quella che chiama neve, che solo a vederla senti l'umidità gelata che ti penetra nelle ossa. Sono arrivati i primi freddi e giustamente tutti corrono ai ripari. Non è il mio clima ideale, ma rispecchia il mio umore un po' malinconico. Da quando sono tornata dal Messico a fine agosto l'università mi ha completamente assorbita. Seguire le lezioni, andare alle conferenze per cercare un approfondimento sensato per la tesi, cercare un relatore, inviare curriculum per lo stage... E poi andare in palestra, andare alle riunioni per il volontariato, vedere quell'amica che non vedi da tanto, togliere i denti del giudizio, fare la spesa, ordinare le lenti a contatto per non restare senza, prendersi avanti con lo studio, ignorare il Black Friday perché sai che è solo una trappola del consumi...