"Dottore, che sintomi ha la felicità?"

Tornata da poco da un bellissimo viaggio, ho aperto la pagina del blog, ho guardato la schermata, ho fissato la barra lampeggiante che dovrebbe dare vita alle mie frasi e mi sono resa conto che non è del Madagascar di cui voglio parlare subito (però non preoccupatevi, scriverò tutto nei prossimi giorni). 

Banalmente, ho invece sentito il più pressante bisogno di comunicare che nella mia vita sta andando tutto (troppo) bene.

Vi è mai capitato di essere felici senza motivo e provare quasi un senso di colpa per questa gioia immotivata, mentre un sacco di persone, sia lontane che vicine, attraversano periodi negativi? Vi capita mai di aver quasi paura di cogliere quella felicità perché chissà, forse la sfiga si nasconde dietro l'angolo? Dove sta la fregatura questa volta? Vi capita mai di fermarvi, lasciare da parte le preoccupazioni e realizzare che abbiamo già tutto quello di cui abbiamo bisogno? Allora a cosa serve fasciarsi la testa? 
A nulla, andrà tutto bene, e se non sta andando bene vuol dire che non è ancora finita (semicit rubata a Charlotte Anderson, il cui messaggio intero potete trovare qui).

Molti di voi ricorderanno il post di dicembre in cui scrivevo della malinconia che accompagna le festività, quel malessere invernale che si vive quando tutto diventa improvvisamente troppo pesante da sopportare, anche se non è niente di grave. 
Sembra quasi impossibile come nell'arco di pochi mesi la mia vita abbia preso una svolta così drasticamente positiva (o così positivamente drastica?)

Certo, non è che sia capitato tutto dal cielo all'improvviso. Mi sono rimboccata le maniche, ci ho dato dentro con lo sport e con la meditazione (ricordate che a dicembre non sapevo da che parte cominciare? Ho trovato un fantastico gruppo di laici buddhisti con cui cerco di meditare con regolarità). Ho messo in fila molti progetti (tipo quello di passare due mesi in Senegal quest'estate), ho impegnato quasi tutti i miei weekend in corsi e attività, ho distinto le amicizie da coltivare dalle semplici conoscenze, ho continuato il mio percorso con lo yoga... E tutto questo ha pagato, nel giro di così poco tempo. La costanza e l'autodisciplina possono fare molto, ve lo scrive una persona che si è sempre considerata pigra (penso che mia madre comincerà ad annuire compulsivamente leggendo queste righe) e con una scarsa forza di volontà. 

Io sono quindi la prova vivente che la tempesta prima o poi passa davvero, bisogna "solo" prendere in mano le redini della propria vita e avere fiducia nell'Universo (in Dio, in qualche Essere Supremo, nel karma, nel flow, chiamatelo come volete in base al vostro credo, ci riferiamo alla stessa cosa).

Lo so che avevo promesso dei post anche riguardo ad attualità e libri (ho già la lista dei migliori), però ho effettivamente avuto poco tempo per dedicarmici (se bisogna pubblicare qualcosa scritto male allora tanto vale non scriverlo). 

Quindi un abbraccio grande a tutti a e presto per parlare di che meraviglioso posto sia il Madagascar!

Ale

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